TAXI

Ci affacciamo sulla Broadway ed ecco una serie di taxi provenienti da tutte le direzioni che ci offrono passaggio. Noi saliamo sul TAXI di Hector e gli chiediamo di portarci alla stazione degli autobus che vanno all'aeroporto di Newark.
Hector è latino, silenzioso, serio. I sedili dell'auto sono in pelle chiara. Noi siamo silenziosi. Guardiamo fuori dai finestrini.
Il viaggio in macchina costeggia l'Hudson per evitare il traffico: è un nuovo punto di vista, nuovi edifici, un nuovo paesaggio. L'autoradio sul CH 4 105.9 FM trasmette musica classica.
Noi siamo silenziosi.
Emozionati.

Monday, 16 August 2010: Washington Heights & Inwood

The last day in NY City...
Arriviamo nella parte più a nord dell'isola, l'ultimo isolato residenziale di Manhattan. Sulla 187th pranziamo al Bleu Evolution, con piatti della cucina italiana e ambiente d'atmosfera. Compriamo i Double Chocolate Chunk da mettere in valigia e ci avviamo a casa. Ringraziamenti e saluti.

The People

La metropolitana è il luogo più bello di New York.
Democratico. Politicamente corretto. Ecologico. Multiculturale.
Un'unica classe sociale: quella della gente.
Tutti hanno le cuffiette in metropolitana: collegate all'I-Pod, al telefonino, al lettore cd, al walk-man...
Tutti hanno scarpe basse e comode in metropolitana: quando scendi non sei mai arrivato, devi ancora camminare, camminare...
Tutti leggono in metropolitana: libri, riviste, quotidiani, free press, fumetti, sms, I-Pad...
Tutti giocano elettronici in metropolitana.
Noi no.
Guardavamo la gente.
Un ragazzo dai colori jamaicani entra con la sua musica nelle orecchie, balla e canta. Non si ferma.
Gli operai della manutenzione della metro sono sempre i nostri Village People.
Un ragazzo scrive sul suo braccio.
Un ballerino di danza classica fa i pliè alla sbarra.
Una drag queen totally pink sceglie le sue ciglia dalla scatola di tabacco.
Un gruppo di amici svestiti e travestiti passano da un treno all'altro alla ricerca della direzione giusta.
Un black man in piedi racconta ad alta voce la sua storia, poi si siede in silenzio. Lo fa ogni giorno.
Ognuno si veste come vuole: tutti sembrano usciti da una serie televisiva, da un film di Tarantino o di Woody Hallen, dagli anni sessanta ad oggi. Tutti hanno una bella faccia, una bella espressione, una bella capigliatura, un bel vestito.
La gente è la cosa più bella di New York.

Empire State Building

Troppo alto per vederlo dal basso.

Sunday, 15 August 2010: This is Chinatown!

Mattinata a Chinatown... su e giù per le vie durante la pentecoste cattolica cinese... la comunità lavora... la comunità prega... la comunità canta... la comunità danza... la comunità combatte... la comunità gioca a domino...
con un maiale cotto sul tavolo-altare... fiori e incensi...

ABSOLUT BROOKLYN

Habana

Cena all'Habana Outpost, Home Of The Famous Corn, piacevolissimo locale al 757 di Fulton Street, Brooklyn. L'Habana è il primo Eco-Eatery (eco-ristorante) di NYC. Gli eco-ristoranti utilizzano le pratiche earth-friendly nella loro progettazione, nella costruzione e nelle attività quotidiane. L'Habana mira a ridurre i consumi e a promuovere soluzioni sostenibili. L'URBAN STUDIO BROOKLYN (USBK) ha realizzato dei progetti di architettura sostenibile attraverso workshop all'Habana i cui risultati sono lì visibili, come ad esempio nella Restroom (la Toilet). Mangiamo il the best della casa, il Cuban Sandwich (Voted Best in NYC), una Quesadilla, Fries e beviamo rigorosamente birra Brooklyn Brewery.

Williamsburg

Bedford Avenue è la strada principale di Williamsburg, un quartiere che già dal primo impatto si rivela indie, alternativo, creativo, cool, vintage. Mangiamo da Peter's, nel cortile di un grazioso e accogliente locale al 168 (fra N7th e N8th).
Visitiamo un artist, designer & vintage market a North 6th Street, tra Bedford & Berry: artists & fleas, aperto il Sabato e la Domenica dalle 12 alle 8 pm. I nostri preferiti sono stati:
ASTALI Hand-Crafted Jewelry
GNOME ENTERPRISES Mens +  Womens + Kids Tees Handmade in Brooklyn NYC
ANOTHER WORK IN PROGRESS, Board Game Books, Spiral and Hand Bound Journals & Sketch Books, Photo Albums, Stationary Sets
Proseguiamo su Bedford e scopriamo The Girdle Factory, un mini-mall al 218 Bedford Ave (all'angolo con N5th) con altri bei negozietti: MeMe Antenna, a place for Vintage, Fashion & Music.
Infine shopping da VICEVERSA, Vintage Attire for Men & Women (242, Bedford St - bt N4st and N3St). 
Ulteriori info su unscene :: urban navigator - America's Voice for Independent Business.
Mentre prendiamo un caffè sentiamo un rombo di motori e al nostro sguardo appare una sfilata di cinquantini su Bedford Street. Emozionante!
Newtown Radio - Radio Free Brooklyn!
Free Williamsburg!


Dumbo

Colazione a Dumbo per assaggiare il famoso pane Pretzel e il Raspberry Muffin di Almondine Bakery, "French Pastry without the attitude", Best Bakery, Best Croissants, Best Baguettes in New York City.
Una passeggiata lungo il Fulton Ferry Landing, lungo il fiume tra i ponti di Brooklyn e Manhattan, tra due parchi deliziosi con una vista incantevole su Manhattan: il Brooklyn Bridge Park e l'Empire-Fulton Ferry State Park. Sulla banchina, all'angolo fra Old Fulton e Water Street, la Brooklyn Ice Cream Factory, all'interno di una rimessa per le barche, una delle migliori gelaterie artigianali della città. Non resistiamo e assaggiamo 1 scoop di Vanilla Chocolate Chunk, in linea con i nostri cookies preferiti.

Saturday, 14 August 2010: Welcome to Brooklyn!

Da Manhattan a Brooklyn attraversando il ponte, quello della gomma...

MoMA

Dalle 4 alle 8 del pomeriggio, oggi è il giorno giusto per entrare gratuitamente al MoMA - The Museum of Modern Art. C'è una lunghissima fila, ma fluida e veloce per l'ingresso. La stessa gente però è all'interno e si muove come un serpente su ogni piano dell'edificio, in ogni sala delle mostre in corso, davanti ad ogni opera esposta. Capolavori dell'arte moderna, spesso visti solo sui libri, sono esposti senza apparente protezione, davanti a folle di persone che si fotografano accanto alla zuppa leggendaria, davanti alla bionda icona del nostro secolo, adiacenti a quadri impressionisti...
Una visita merita anche il MoMA Design Store per oggetti e regali da collezione!

Cupcakes

In America vanno tanto di moda, tutti i locali sono omologati a Cupcakes dolci e salati. Ci hanno consigliato quelli di: Magnolia Bakery e Butter Lane.

Friday, 13 August 2010: Aroma & Shoes

Dopo aver macinato giorni con gambe e piedi gonfi colpiti da un'eritema solare, dopo non aver visto alcuna donna con scarpe con i tacchi, solo flip-flops, scarpe da ginnastica bianche che più bianche non si può e dopo avere fatto un pò di tenerezza ad Angie, ecco che stamattina andiamo dal suo rivenditore di fiducia di scarpe: TIP TOP Shoes, sulla 72sima strada, un negozio a misura d'uomo che vende scarpe tecniche, comode e adatte per camminare con scioltezza e sprint in una città da pedoni come NY. Proviamo sia le NAOT, sia le FitFlop. Scelgo il modello Roma di FitFlop, oggi in saldo a metà prezzo. Le indosso subito, ringrazio la loro Microwobbleboard™ technology e le sento acclamare "Get a workout while you walk"!

Accanto a TIP TOP c'è Aroma, un bellissimo caffè dove ci fermiamo a fare colazione, scoprendo il terrazzo interno al piano superiore (un segreto rivelatoci da Angie). Solo dopo aver risposto alle innumerevoli domande dei cassieri al momento dell'ordine - che continuano sempre a spiazzarci viste tutte le variabili - ordiniamo: un Breakfast ONTHEGO (2 eggs any style with toasted bread, butter & jam > 2 uova 'any style' con pane tostato, burro e marmellata), un Fresh Sandwich Mozzarella (Joe's Dairy mozzarella cheese, tomatoes, basil, balsamic dressing > mozzarella, pomodoro, baisilico e condimento balsamico) e due Small Cappuccino.
  1. "Select Bread: White, Whole Wheat or Light Grain?"
  2. "How would you like your eggs?: Omelette, Scambled, Hard Boiled, Sunny Side Up, Over Easy, Over Medium, Over Hard?"
  3. "Whole or Half?"
  4. "Extras?" 

Times Square & Broadway

Ci incamminiamo nell'adiacente quartiere di Nolita e ci fermiamo a bere una Peroni da Lombardi's.
Poi decidiamo di rivedere Times Square in uno stato di lucidità per verificare se l'effetto del bombardamento da insegne luminose della prima sera era solo dato dal 'fuso'. Ma in realtà, immergersi in un'area edificata da un'architettura multimediale in continuo cambiamento, è così fantastica da far girare la testa. Sì perché è sempre in movimento, ogni istante gli edifici mutano in banche, bibite, abbigliamento, accessori, compagnie telefoniche, apparecchi elettronici, make-up... e scorrono in lungo e largo su tutte le facciate. Tutto brilla a Times Square, anche l'insegna della metropolitana sembra un teatro di Broadway. Il Theater District è una carrellata di musical e gigantografie: Wicked, Memphis, The Addams Family, Promises Promises, Chicago, Come Fly Away, Million Dollar Quartet, Rock of Ages, Blue Man Group, American Idiot, La Cage aux Folles, Jersey Boys, The Lion King, Mary Poppins, The Phantom of the Opera...
V-J Day in Times Square è la famosa fotografia di Alfred Eisenstaedt che ritrae il marinaio statunitense che bacia appassionatamente un’infermiera nel centro di Times Square, subito dopo l’annuncio della resa del Giappone, il Victory over Japan Day il 14 Agosto 1945, evento che esattamente 65 anni fa segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale. Oggi quel bacio leggendario è una riproduzione tridimensionale in scala gigantesca, come una statua contemporanea, presso la Military Island, su Broadway tra 43rd e 44th street, davanti a cui tutti si baciano pubblicamente e si ritraggono in posa felici.

New Museum

Ritorniamo a Manhattan e andiamo al New Museum, nuovo museo di arte contemporanea progettato dallo studio giapponese SANAA (Sejima + Nishizawa) e aperto nel 2007 nel Lower East Side. Fuori è già buio e sulla facciata campeggia la scritta luminosa arcobaleno HELL, YES! di Ugo Rondinone. Entriamo gratuitamente perché è il giorno e l'ora giusta. Saliamo al quinto piano con l'ascensore (le scale sono solo per le uscite d'emergenza): Museum as Hub: The Bidoun Library Project, in visione e da sfogliare indossando guanti bianchi. Al quarto e terzo piano la mostra A Day Like Any Other di Rivane Neuenschwander, continua al piano terra con I Wish Your Wish dove prendo un braccialetto ed esprimo un desiderio.

PS1

Ci spostiamo a Long Island City, nel Queens, per andare al P.S.1. Un'ex Public School (scuola pubblica) che il MoMA ha trasformato in uno spazio per l'arte giovane contemporanea. In corso la mostra Greater New York - New Art in New York Now. Giriamo su e giù per tutti i piani e immaginiamo i bambini scendere di corsa le scale (con le grate di sicurezza), andiamo nei loro bagni, giochiamo in cortile all'uscita da scuola...
In prossimità del P.S.1 c'è un complesso industriale totalmente ricoperto di graffiti: è 5 Pointz: The Institute of Higher Burnin'. 5 Pointz sono i cinque boroughs, i quartieri storici di New York (Queens, Bronx, Manhattan, Brooklyn e Staten Island), è l'epicentro della scena dei graffiti e ospita opere di writers provenienti da tutto il mondo.
Prima di tornare a Manhattan non resistiamo al fascino del Court Square Diner, un diner old style dove ci facciamo un Burger e un Chicken Caesar Wrap con delle fries (patatine fritte) indimenticabili...

Thursday, 12 August 2010: Laundry

Mattina dedicata alla lavanderia automatica self-service vicino casa. Portiamo a lavare e asciugare tutta la nostra biancheria sporca. Nessuno ha la lavatrice in casa qui: nel basement, il seminterrato del palazzo in cui siamo ospiti c'è una lavatrice e un'asciugatrice comune a tutti gli appartamenti. Ma a noi i panni sporchi piace lavarli in pubblico, così andiamo alla Laundromat sulla Broadway. Lasciamo i nostri vestiti nell'oblò, compriamo una mini confezione di detergente Tide e una di ammorbidente, la mettiamo in azione e andiamo al bar Jou Jou Cafe sulla W168th. Dopo trenta minuti passiamo 'la robba' nell'asciugatrice e andiamo in giro per il quartiere. Dopo altri trenta minuti le nostre t-shirt, camicie, pantaloni, gonne, calzini e mutande sono puliti, asciutti, caldi, stirati, piegati e profumati.

Where Chilli Pepper Meets Christmas Tree Lights

Dopo lo spettacolo, andiamo a cena in un ristorante indiano nell'East Village: PANNA II - Fine Indian Cuisine. Dopo avere acquistato della birra fresca nel negozio indiano sottostante (molti ristoranti non hanno la licenza per la vendita di alcolici), ci facciamo largo fra i buttadentro dei locali attigui - quello adiacente e concorrente a Panna 2 è gestito dal fratello - ed entriamo in un piccolo mondo rosso. Un soffitto di peperoncini luminosi e lucine natalizie pendenti su un lungo e stretto corridoio rivestito di carta adesiva metallizzata di colore rosso! Seduti al tavolo sembra di stare su un tram, suggestionati anche dal rumore di un motore in nostra prossimità.
L'atmosfera è davvero calda e intima, in compagnia anche di un'amica blatta cosmopolita che impaziente attende di ordinare al tavolo proprio attiguo al nostro...
La cena termina con la faccia stupita e perplessa del cameriere :o che per un disguido non trova la mancia sul nostro tavolo, operazione matematica da non dimenticare mai.
(Per ulteriori info vedi il post TIPPING dedicato alla mancia, The Tip)

Finiamo la serata con un caffè nel cuore di Greenwich Village, nello storico Caffe Reggio - Original Cappuccino Since 1927, ricordando Louisa May Alcott, la Jo ribelle e femminista, autrice di Little Women (Piccole Donne), che risiedeva proprio nell'edificio di fronte.

FUERZA BRUTA: Look Up!

Stasera si va a teatro, ad un event-party, per un'esperienza completamente visiva, performativa, musicale, acrobatica, sorprendente... andiamo al Daryl Roth Theatre a vedere lo show FUERZA BRUTA: Look UP!

Chelsea Hotel, High Line, Meatpacking District

Famoso per le vicissitudini di personaggi famosi, a volte tragiche, vogliamo vedere dove è ubicato il Chelsea Hotel, al 222 W della 23sima Strada, fra la 7th e l'8th Ave.
Poi attraversiamo un tratto del nuovo e lungo Parco High Line, una passeggiata nel verde 'selvatico e spontaneo' di un'ex ferrovia, con sedute mobili per il relax e il sole, aromi delle piante lungo il percorso e una bella vista panoramica.
Fino ad arrivare al Meatpacking District, dove ex macellerie si sono trasformate in locali, club e negozi fra i più cool della città.

Art Gallery District

Anche se è Agosto e molte gallerie sono chiuse, ci addentriamo nell'Art Gallery District di CHELSEA. Ci piace molto quest'area industriale, le gallerie, le officine, gli spazi abbandonati...
Queste gallerie sono i quartier generali del mercato dell'arte, con archivi bellissimi!
Barbara Gladstone Gallery
- The Mass Ornament
Perry Rubenstein Gallery
- Shred
Bortolami Gallery
- Go There Now and Take This With You di Jack Pierson
Andrea Rosen Gallery
- Crystalline Architecture 
Hasted Hunt Kraeutler
- Female Bodybuilders di Martin Schoeller

Pranzo nel piacevolissimo The Half King: The Soup of the Day per Ricky,  Two Eggs Any Style With Home Fries & Toast per me... Scrambled...

Wednesday, 11 August 2010: B&H

Nel Garment District c'è il negozio per eccellenza di fotografia, video e audio: B&H.
Interamente gestito da commessi ebrei ortodossi e da nastri trasportatori aerei che conducono la merce acquistata direttamente in cassa. Vale la pena fare un giro nello store, per il nuovo e per l'usato, per i professionisti e per i dilettanti. Per i non praticanti, occhio ai giorni di chiusura!

"Finally, A Rice Pudding That Doesn't Suck"

Andiamo in giro per il quartiere di Nolita alla ricerca di un gelato e ci fermiamo ad assaggiare il Rice Pudding al Rice To Riches, ma non è un gelato...

Sulle pareti dello store:
LIFETIME ADDICTION STARTS HERE!
EAT NOW, THINK LATER.
IF THERE'S NO RICE PUDDING IN HEAVEN "I'M NOT GOING!"

Tutti i gusti del momento: 
CINNAMON SLING WITH RAISINS
COAST TO COAST CHEESECAKE
COCONUT COMA
HAZELNUT CHOCOLATE BEAR HUG
MAN-MADE MASCARPONE WITH CHERRIES
OLD FASHIONED ROMANCE TRADITIONAL
SURRENDER TO MANGO
UNDERSTANDING VANILLA
ALMOND SHMALMOND
THE MILK CHOCOLATE ONLY RINGS TWICE
TAKE ME TO TIRAMISU

Nails

Da quando siamo arrivati io mi sono ustionata al sole sotto l'ombrellone, mi si sono gonfiate le gambe e indurite come due pezzi di legno con un bell'eritema solare che va dalla cosce ai piedi, le mie caviglie sono due palle da tennis e i piedi dolgono e sanguinano per delle scarpe che sono comode ciabatte per casa, ma non altrettanto per camminare velocemente su e giù per la Metro, in lungo e in largo per le strade di Manhattan, in una metropoli con più di tredici milioni di abitanti e con distanze chilometriche, sia underground che in superficie.
Da quando siamo arrivati, quando siamo seduti in viaggio in metropolitana, io guardo le mie gambe e i miei piedi e poi abbasso ancora lo sguardo per vedere quello che c'è ai piedi di tuttE. La maggior parte delle donne indossa le Flip-flops modello "Havaianas", le infradito in gomma in tutti i colori, ma la cosa che più mi attira sono le loro unghie. Sì tutte hanno una pedicure perfetta con unghie bellissime, coloratissime, lunghe, corte, squadrate, rotonde, laccate, disegnate... Io provo invidia perché i loro piedi brillano e tutte le forme sembrano armoniose, feminili, sexy...
Sulla strada del ritorno, nel nostro quartiere, sulla 4053 Broadway c'è Royal Nails, entro e chiedo se posso fare manicure e pedicure. Mi fanno scegliere lo smalto, io guardo la gamma fluorescente, poi ne prendo in mano alcuni dalle tinte più scure, ma la ragazza mi dice che fra tutti il ciclamino è very nice. Ovviamente scelgo quello. Mi accomodo sulla poltrona con pediluvio incorporato e al posto di guardare i miei piedi guardo le mie vicine. Le domande sono semplici, ma le varianti - anche se non così tante come il caffè - sono diverse: square, round, oval, short square, natural... Io rispondo che non so, così la ragazza, latina che parla solo spagnolo, annuisce e procede. Desideravo come non mai la cura e la bellezza dei miei piedi, senza troppa invidia per le mani... C'è un sacco di lavoro da fare e la ragazza - di cui non conosco il nome - non alza la testa dai miei piedi, lo fa con cura. Lo stesso per le mani.
Ricky mi aspetta su una sedia, si gode il viavai del 'salone per le unghie', tentato dalla voglia di farlo anche lui, ma è bloccato dalla sua virilità, anche senza lo smalto...

Fifth Avenue


La Quinta Strada è la più famosa, la più elegante, la più ricca di negozi. Quelli italiani hanno entrambi le bandiere e la doppia cittadinanza...
Si affaccia su Rockefeller Center e sul negozio Lego dove compri i mattoncini a peso, ma si sa, di questi tempi è meglio investire sul brick & block...
Entriamo da Tiffany & Co., prendiamo l'ascensore - con usciere in divisa - e ci facciamo portare al piano della Spectacular Jewelery (Gioielleria Spettacolare), dove tutto 'sbrilluccica', ma è troppo hollywoodiano, preferiamo salire al Silver...
Poi allo store della Diesel per la T-Shirt del moicano nell'edizione speciale NY...
TRUST STUPID.
STUPID IS GOOD FOR YOU.
THERE'S NO CURE FOR STUPID.
Ed ancora la mecca del giocattolo, da FAO Schwarz, per vedere il piano che suonò Tom Hanks nel film "Big" e incontrare Elmo...
Infine all'Apple Store per giocare con l'I-Phone 4...

"Thank God It's Friday's"

Pranzo sempre sulla 5th in uno dei ristoranti della catena T.G.I. Friday's, che sta per "Thank Goodness It's Friday" ("Grazie a Dio è Venerdì"), tipico con le tende a strisce bianco/rosse, le lampade stile Tiffany, le decorazioni in ottone e una serie di oggetti, mappe e decori di antiquariato.
Sul tavolo un cartello dice:
WE'D NEVER TRY TO GUESS YOUR AGE. (THAT'S WHY WE HAVE TO CARD YOU.)
NON PROVEREMMO MAI AD INDOVINARE LA VOSTRA ETÀ. (ECCO PERCHÉ DOBBIAMO CHIEDERVI LA VOSTRA CARTA D'IDENTITÀ).
Noi decidiamo di bere una Coca Cola e ordiniamo un Jack Daniel's Burger e un Bacon Cheeseburger.
I prezzi sono decisamente più alti di quello che ci aspettiamo per un hamburger, ma la qualità e 'l'altezza' del panino sono decisamente più alte! Ci portano il panino aperto a metà, per vedere bene quello che contiene, per spalmare le salse di accompagnamento e infine schiacciarlo per poterlo addentare con le nostre piccole aperture da spaghetti.

Tuesday, 10 August 2010: Metropolitan Museum of Art

Il Metropolitan Museum of Art è immenso, è un museo molto grande, quindi bisogna scegliere cosa visitare di volta in volta, va gustato a tappe, un pò come tutta la città.
'Mettetevi il cuore in pace': NY non si può visitare tutta in una volta sola (soprattutto se è il periodo lungo una normale vacanza turistica), va mangiata a morsi, come una Big Apple (Grande Mela)!
Nella hall ci sono una serie di biglietterie con le tariffe d'ingresso e addirittura alcuni sportelli che utilizzano solo carte di credito. Ma non lasciatevi ingannare dalle guide e dai prezziari ($10/$15/$20), le tariffe sono solo Suggested, ovvero suggerite, in realtà l'ingresso è ad offerta, ognuno può donare quanto vuole. Arrivato il nostro turno abbiamo offerto alla cassiera $3 per 4 adulti e 1 bambino.
Sul tetto bellissima vista su Manhattan e fino al 31 Ottobre potete addentrarvi fra gli intrecci della scultura temporanea di bambù "Big Bambù" di Doug and Mike Starn.

Little Italy

S.P.Q.R., Novella, Casa Bella, Il Cortile, Il Palazzo, Il Fornaio, Grotta Azzurra, La Bella Ferrara, Positano, Napoli, Da Gennaro, Caffè Napoli, Caffè Sorrento, Da Nico, Giovanna's, La Nonna, Pellegrino's Italian, Il Piccolo Bufalo, Taormina of Mulberry St, Cafe Palermo, Angelo's, Lunella, La Mela, Sambuca's Cafe, Italian Food Center, Alleva prosciutto-soppressata, Piemonte Ravioli Co. Inc., Caffè Roma - Fine Italian Pastries, Benito One, Benito II, Amici II, Buonanotte.

Chinatown: Home fo the Soup Dumplings!

Dopo aver sbagliato innumerevoli corse e direzioni della Metro, finalmente arriviamo all'appuntamento con i nostri amici che ci presentano A., appassionato dell'Italia e della lingua italiana, nonchè di cucina e prelibatezze. Infatti stanno per farcene scoprire una che effettivamente è rimasta latente nella nostra acquolina: il Soup Dumpling! Si va a Chinatown dritti da Joe's Shangai Restaurant, attendiamo e ci fanno accomodare ad un tavolo comune con altri commensali - asiatici, quindi si capisce subito che è apprezzato anche dai connazionali - inoltre il ristorante è segnalato dalle guide di Time Out, come primo buon motivo per andare a Chinatown. Il primo piatto che ti portano di default è la specialità della casa, i Soup Dumplings, ravioli cotti a vapore con ripieno di granchio, maiale e zuppa: una libidine per il palato!
Bisogna solo imparare a gustarlo, il primo è buono, ma il secondo è fantastico! I ravioli sono cotti al vapore quindi molto caldi, si prende un dumpling con la pinza e si adagia sul cucchiaio da zuppa, va mordicchiato sull'alto per farlo 'evaporare', poi succhiare la zuppa e mangiare il ripieno. Mangerete quello che avete già ordinato, ma prima di andare via farete sicuramente un altro giro di Soup Dumplings...

Financial District, Wall Street, Ground Zero, World Financial Center

Riapprodati a Manhattan, eccoci ai piedi dei grattacieli del Financial District, con la testa in su e il naso verso Wall Street, poi giriamo per Ground Zero, un "vuoto" in ricostruzione. Ne seguiamo il perimetro e attraversiamo il World Financial Center, è l'ora di uscita dagli uffici e seguiamo i "finanziari". Ci ritroviamo davanti alla Red "Balloon Flower" Sculpture at WTC, fontana scultura di Jeff Koons.
Lì vicino ci sarebbe il Century 21, lo store che tutti ci hanno consigliato per lo shopping di capi firmati a prezzi decisamente bassi, il tempio delle fashion victims, ma noi saltiamo, abbiamo un appuntamento per cena...

Monday, 9 August 2010: Staten Island Ferry

Per iniziare la nostra visita tutti ci consigliano di fare un giro sullo Staten Island Ferry, traghetto gratuito che porta a Staten Island, per ammirare sia lo skyline di Manhattan che la Statua della Libertà.
La traversata dura 25 minuti all'andata, un paio di minuti per scendere e prendere al volo il traghetto di ritorno, a meno che uno non si voglia fermare a visitare Staten Island.
I battelli partono da Manhattan, da South Ferry a Battery Park, a tutte le ore, basta mettersi in coda e salire. Una bella traghettata, ma dello skyline si vede solo una porzione e la Statua della Libertà è sempre troppo lontana...

Greenwich Village, Central Park, East Village

Ancora un giro per Greenwich Village dove, in Christopher Street Park, scopriamo la scultura di bronzo "Gay Liberation" di George Segal, che rappresenta a grandezza naturale due coppie dello stesso sesso, una di donne e l'altra di uomini, a ricordo del ruolo che questa strada ha avuto nel movimento di liberazione omosessuale, al centro del movimento gay negli anni settanta, diventata un simbolo del Gay Pride.
Poi al Central Park per il SummerStage Festival per vedere The XX.
Ma arrivati al centro del parco l'area del festival era già chiusa al pubblico perché era ad ingresso gratuito, ma già piena. Girando lo sguardo effettivamente il parco antistante era interamente ricoperto di giovani sui plaid in relax in attesa di ascoltare il concerto outdoor... una visione woodstockiana, anche qui non si possono bere alcolici ma sull'erba del prato...
Ed anche questa volta non riusciamo a vedere The XX... In realtà da fuori non si sente molto, così decidiamo di andare a cena nell'East Village al Ristorante Giapponese HASAKI. Ci accolgono con un asciugamano caldo per poi tuffarci su un bell'entree di Tempura con Miso Soup e birra giapponese.

Sunday, 8 August 2010: Harlem

Ci vestiamo a festa (no bermuda, no ciabatte) per andare a messa ad Harlem. Inizia alle 11 alla Africa Methodist Episcopal Zion Church. Ci fanno accomodare al piano di sopra - come una tribuna di un teatro - e ci raccomandano di non muoverci più da lì. I residenti sono vestiti elegantemente in bianco, gli altri sono evidentemente tutti turisti. Dopo la comunione tutti in piedi per i saluti e a tempo con le mani si canta "Oh Happy Day!"...
Come da programma dopo la messa si va a mangiare soul food da Amy Ruth's. Dopo un'attesa in coda per un tavolo durata circa un'ora e mezza sotto il sole, sperando ne valesse davvero la pena, ho ordinato il piatto The President Barack Obama, pollo BBQ (o a scelta anche fritto, etc.), servito con due side orders (contorni) a scelta e il pane di mais, che in realtà è una torta dolce buonissima.

Dominican Pride

Il nostro ritorno a casa in metro è stato vivace, fragoroso e movimentato da un folto gruppo di dominicani vestiti con i colori della bandiera e gadget a tema, in festa per il Dominican Day Parade, il giorno dell'orgoglio dominicano. La parata, lungo la 6th Ave., dalla 36th alla 59th Street, giunta alla sua ventottesima edizione, mostra l'orgoglio dominicano (Dominican Pride), di quel 26% della popolazione ispanica, di 602 mila Dominicani, residenti principalmente a Washington Heights.

Coffee Shop Bar

Ritorno a New York City.
Cena al Coffee Shop Bar al 29 di Union Square West.
Il Coffee Shop è sempre aperto 23 ore al giorno, bel locale, ben arredato, elegante e cool, bellissime ragazze all'accoglienza e al servizio dei tavoli, bella musica con acustica perfetta, luce soffusa molto d'atmosfera, ma così tanto low che per leggere il menù mi ci voleva un frontalino...
Tutti i bar a NY hanno le luci molto basse, soffuse, d'atmosfera, luci fioche o candele che dall'esterno sembrano addirittura vuoti e chiusi...
Gli uomini hanno ordinato due appetizers di calamari fritti, io un sandwich con tacchino affumicato nell'homemade croissant e patatine fritte. Con birre e caffè il conto è di $100 dollari, comprende anche i $12 extra per il servizio di cucina in notturna e la mancia.

Carne Ben Cotta

Al ritorno dalla spiaggia in casa il BBQ (barbecue or barbeque) era acceso sul deck e faceva il suo lavoro. Quattro giovani mangiavano carni marinate e cotte al BBQ. Si presentano come "una pazza combriccola dominicana",  i cugini e lo zio di Angie, che ci tiene però ad essere considerato come un cugino.
Mangiamo ancora carne e ribs e scopriamo di essere rossi, molto rossi! L'aria ventilata e piacevole della spiaggia è stata ingannevole.
Lo zio L. ci accompagna alla stazione con la macchina sportiva, durante il percorso ascoltiamo l'autoradio, mi chiede di porgergli la mano, la prende e cantiamo insieme "We Are Family" seguendo le note in diffusione. Facciamo i biglietti, ci saluta e saliamo al binario. Lui fa il giro della piazza con la macchina sportiva, si ferma in lontananza, abbassa il finestrino e ci chiede: "Avete preso le chiavi? Avete preso il telefono? Avete le chiavi di casa? Non avete dimenticato nulla? Bene... allora buon viaggio! Ciao!"

Saturday, 7 August 2010: Fire Island

Dopo aver scoperto di avere dormito su un materasso da tremila dollari ci sentiamo proprio riposati. Indossiamo il costume per una passeggiata al mare. Saliamo sulla macchina sportiva e andiamo verso la spiaggia a Fire Island National Seashore.
Posteggiamo in un parcheggio immenso con soli $9 e ci dirigiamo alla spiaggia con le dune, una riserva naturale sull'oceano. Tutti i bagnanti sono con ombrelloni, sdraio, cooler (box frigoriferi con le rotelle), patatine, paletta, secchiello e bandiera americana.
Dopo aver preso confidenza con l'acqua ci siamo stesi all'ombra dell'ombrellone e da lì abbiamo goduto del piacere dell'aria ventilata e dell'energia delle onde dell'oceano. Abbiamo incontrato gli amici della sera prima, dopo poco ci hanno offerto una ciabatta di pane divisa in quattro con ingredienti magici (provolone, salame, prosciutto, cipolla, pomodoro) e delle *bevande* fresche.
La polizia controllava la spiaggia. Era assolutamente vietato bere alcolici sulla spiaggia.

Friday, 6 August 2010: Long Island

Sveglia - si fa per dire visto che non sappiamo più che ora è e dove siamo - si parte per Long Island...
Angie dice che è da vero New Yorker andare al mare a Long Island nel week-end.
Noi non siamo ancora coscienti di essere a New York.
Partiamo con la macchina sportiva, facciamo la spesa per la cena con famiglia e amici, arriviamo nella casa del mare, con prato e deck sul retro.
Ancora 'fusi' ci prepariamo alla cena, Paolo cucina meraviglie: gamberetti in salsa da cocktail, gnocchi fritti con prosciutto crudo e mozzarella, crostini con fonduta, il tutto per l'aperitivo sul deck accompagnato dalle deliziose crumb cake di Dania, prosecco e sangria. Gli amici invitati sono simpatici, man mano che arrivano ci presentano e ognuno di loro sfodera la sua origine: Messina, Palermo, Siracusa, Nicosia... La cena continua fra i ricordi delle nonne che parlavano dialetto siciliano, cucinavano 'la pasta alla norma' e 'con le sarde', un occhio allo sport agli Yankees in TV, mentre mangiamo strozzapreti al pesto fresco e barbecue ribs, costolette cotte al barbecue sul deck, il Weber, il migliore in commercio.

Thursday, 5 August 2010: Torino > New York

Torino > Amsterdam
Amsterdam > Newark / New York
Partenza da Torino con scalo ad Amsterdam e poi a New York con atterraggio a Newark, nel vicino New Jersey.
Volo fluido con cibi, bevande, coperte, cuscini, cuffiette e schermi su ogni posto con visione di film, telefilm, musica. Per l'occasione io ho visto "The Devil Wears Prada" ("Il Diavolo veste Prada") e Ric "X-Men".
Atterraggio sportivo!

L'aeroporto di Newark ha un comodo servizio bus che ti porta a New York con soli $15 a persona. L'autista ti aiuta a mettere i bagagli nel portabagagli, li spinge con un calcio e poi ti invita a salire a bordo. Alla fermata successiva apre la porta del bus con un calcio e fa salire gli altri passeggeri. È il rush hour, l'ora di punta con il traffico che congestiona tutte le strade e i collegamenti. Attraversiamo un tratto di New Jersey, poi l'Hudson e arriviamo a Manhattan.
Lasciamo i bagagli a casa di Angie e Paolo, un delizioso appartamento degli anni '20 nell'Uptown, a Washington Heights, poi giù al ristorante dominicano Malecon e via a Times Square.
Il jet-lag, il fuso orario, la stanchezza per non avere dormito la notte precedente, l'emozione di essere in 'questa' città, il caldo umido... ma percorrere le strade di Times Square è stato un chock: una quantità esagerata di schermi di ogni tipo, insegne luminose, gente, taxi, bar, una coreografia di massa in piazza, spettatori fuori dai teatri in attesa dell'uscita degli attori dei musical appena visti...
Tutti pazzi per Broadway, per Times Square, per New York City!

Tipping!

The TIP, "la mancia", non è inclusa nei prezzi e nei conti, così è un prassi consolidata negli Stati Uniti: è l'integrazione dello stipendio di base di chi la prende, tendenzialmente chi fa un servizio, fa parte della loro economia. Basta solo capire quali sono le convenzioni e le variabili, poi potete usare le stesse percentuali o di più...


Tipping in New York City
Tipping is an important social convention. Note that a "mandatory" service charge is not usually included in the price. There are some people you always tip. They are:

  • Delivery people: variable, depending on the size of the delivery and the quality of the service. For small packages $2.00 is fine, but if there are several packages, the tip should be $4 - $5 dollars.
  • Doorman: variable, depending upon the service provided. For getting a cab or opening a door, $1.00 is fine, but if he/she carries packages up to your apartment, the tip should be $3 - $5 dollars. Remember, a good doorman is a great asset.
  • Hairdressers/barbers: between 15% and 20%. This also applies to manicurists, pedicurists, and masseuses.
  • Hotel Staff: between $2.00-$3.00 for each time they clean your room. Usually, this tip is paid at the end of your stay.
  • Parking garage attendants: between $1.00-$2.00 each time they deliver your car.
  • Skycaps: they should get at least a dollar for each bag you check. You may want to tip more, remember, your luggage is in their hands.
  • Taxi drivers: between 10% and 15%. If the service is excellent you can tip more, but if it's poor, tip less, or not at all if the driver is downright awful.
  • Waiters/Waitresses, Bartenders: between 18% and 20%. If you are with a party of 6 or more, you may considere to pay extra. Again, the quality of service is a factor. In restaurants and some other places, tips are shared by the "bus boy", "bar tender" and others. TYPTip: For large parties, some restaurants will automatically add the tip to the bill. Check for this.
    In most cases, tips are given directly to the service person, however, at restaurants, clubs and bars, tips can be added to your bill if you pay by credit card or if you are dining at the restaurant of the hotel you are staying in, you may include a tip on the house charge slip. In either case, you must write the amount of the tip on either the charge card slip or the house charge slip and enter a "total" amount at the bottom.   
  • Tip Cups
    In recent years many establishments have placed a "tip-cup" next to the cash register. Pizzerias & delis are good examples of this. In these places, it is up to your discretion whether to tip or not, many people don't.

New York City Tipping Guide
  • Hotels
    When staying at a New York City hotel, tip the hotel doorman $1 for hailing you a cab or assisting with other needs. Bellhops will likely assist in carrying bags to your room, and it is common to tip a dollar or two for each bag. Leave a tip of between $1 and $5 on the nightstand for the maid when you’re heading out for the day to show gratitude for their cleaning services. It's amazing how much cleaner the room will be.
  • Restaurants, Bars, Clubs
    Wait staff at restaurants expect 15% to 20% gratuity on the total bill. When eating out during Restaurant Week in New York City, tip generously because you may have gotten a large discount on food, but wait staff still need to earn a living. Also tip well if you are with a large group of people. Many people work for tips alone in the service industry. NOTE: Accidental double tipping is common, so you should avoid tipping on top of bills that were totaled up with the service charge already added. Double tipping can mean that you accidentally leave a tip of over 40%, something the server will rarely tell you about.. Also, parties of five or more often have this service charge automatically added to the bill, so there is no need to tip.
  • Bars and Clubs
    At bars, always tip the bartender $1 for the first drink, and if you are feeling generous, continue to tip $1 for each drink purchased. Failure to tip will result in the inability to order another drink. Dance clubs and some bars will often have a bathroom assistant there to hand out paper towels to dry your hands. Tip bathroom assistants $1 at some point during the night, as you will most likely be stopping in a few times. 
  • Coat Checks
    Many restaurants, bars, clubs, museums, and other establishments have coat checks available to check belongings. Upon returning to pick up your belongings, drop $1 into the tip jar or bowl they have placed out to show appreciation. 
  • Transportation
    Tipping a taxi or limo driver in New York City is customary. Tip the driver 10% to 20% of the total fare, depending on how large of a bill it is and how good the service was. Consider how quickly and safely the driver got to your destination. Go with your instincts; if the driver seems to have taken advantage of the fact you are from out of town, then there is nothing wrong with giving a small tip or nothing at all. If you choose to not give a tip to a cab driver, be prepared to defend your choice and you may also receive a tirade of insults as New York cabbies are not know for being shrinking violets. 
  • Food Delivery
    Having food delivered is an incredibly popular and convenient way to eat in New York City. Endless amounts of restaurants have food delivery service. For small, cheap packages, tipping $2 should suffice; but for a larger bag with several items of food, tipping $4 or $5 should cover it. If the delivery person had to weather rain or snow to get to you, be extra generous. 
  • Coffee Shops and Sandwich Shops
    Many coffee shops and sandwich shops now have a tip jar at the register. It is not normally appropriate to give a tip for these services unless the barista at Starbucks really went out of their way for you. If this trend continues then all people in every spectrum of the service industry will have their hand out for a tip after performing any service. By the way, please be sure to leave a couple of dollars at the end of this article. 
  • Gas Stations
    Although there are few gas stations in New York City, it is not customary to tip at the pump unless the gas was pumped for you and the windshield was cleaned. Two dollars is usually appropriate for this service. 
  • Shopping Sales Tax
    Price tags on clothes and other items don’t display sales tax, which can sometimes push a seemingly cheap item into expensive territory. New York City sales tax is 8.375%. Sales tax is not payable on items such as food at grocery stores, clothing, footwear, or prescription drugs. For clothing and footwear purchases exceeding $110, a New York state tax of 4.375% is charged.
 

Museums Day by Day

EVERYDAY DEALS

Forbes Magazine Galleries
Admission is always free to this interesting museum featuring collectibles such as toy soldiers, Monopoly games and more.
62 Fifth Avenue (at 12th Street)
212-206-5548 

Museum at Fashion Institute of Technology
Admission to the museum displaying articles from the permanent collection, as well as changing exhibits on fashion, is always free.
In order to make museums affordable for all, these museums have "suggested" admissions. That means you can pay the amount of admission that you can afford and still enjoy access to the museum.
Metropolitan Museum of Art
Although they raised the "suggested" admission to $20, you can pay what you can afford to see one of the greatest art museums in New York City.
Address: 1000 Fifth Avenue
Phone: 212-535-7710


American Museum of Natural History
The "suggested" admission at the American Museum of Natural History is $15, you can make whatever contribution you see as appropriate to enter the museum (though you'll have to pay full price for planetarium shows, etc.).
Address: Central Park West at West 79th Street
Phone: 212-769-5000



TUESDAY DEALS


Brooklyn Botanical Garden
Free admission on Tuesdays (Admission is free every weekday from mid-November through February)
1000 Washington Avenue, Brooklyn, NY
Phone: 718-623-7200

Staten Island Museum
Admission is free on Tuesdays from 12 to 2 p.m.
75 Stuyvesant Place, Staten Island, NY
Phone: 718-483-7114



WEDNESDAY DEALS

Bronx Zoo
Admission by donation all day on Wednesday
1040 Grand Concourse, Bronx, NY
Phone: 718-367-1010

New York Botanical Garden
Free admission (covers grounds only) on Wednesdays
Bronx River Parkway and Fordham Road, Bronx, NY
Phone: 718-817-8700


THURSDAY DEALS

American Craft Museum
Pay What You Wish from 6 - 8 p.m. to see the decorative and functional pieces showcased here.
40 W 53rd St
Phone: 212-956-3535

Children's Museum of the Arts
Free fun for the kids--from 4 - 6 p.m. you can pay what you wish on Thursdays.
182 Lafayette Street
Phone: 212-274-0986

Museum of Arts and Design
Pay What You Wish from 6 - 9 p.m.
2 Columbus Circle
Phone: 212-299-7777



FRIDAY DEALS

American Folk Art Museum
Free Admission on Fridays from 5:30-7:30 p.m.
45 West 53rd Street
Phone: 212-265-1040

Asia Society and Museum
Free Admission on Fridays from 6-9 p.m.
725 Park Ave. at 70th St.
Phone: 212-288-6400


Brooklyn Botanical Garden
Free admission for Seniors on Fridays
1000 Washington Avenue, Brooklyn, NY
Phone: 718-623-7200

Bronx Museum of the Arts
This contemporary art museum is open late on Wednesdays (from 12 - 9 p.m.), so visitors can explore the exhibits for free.
Fordham Road and the Bronx River Parkway, Bronx, NY
Phone: 718-681-6000

International Center for Photography
Admission to the frequently changing exhibitions is available with your voluntary contribution on Fridays from 5-8 p.m.
1133 Avenue of the Americas at 43rd St.
Phone: 212-857-0000

The Morgan Library
Admission is free on Fridays from 7-9 p.m.
225 Madison Avenue at 36th Street
Phone: 212-685-0008


Museum of Modern Art (MoMA)
Free Admission on Target Fridays from 4 - 8 p.m.
11 West 53 Street
Phone: 212-708-9400


Museum of the Moving Image
Free to gallery Fridays from 4 - 8 p.m. (does not include film screenings)
35 Avenue at 36 Street in Astoria, NY
Phone: 718-784-0077

New York Historical Society
Free admission Fridays, 6-8 p.m. courtesy of American Express Company.
170 Central Park West between 76th & 77th Street
Phone: 212-873-3400

Whitney Museum of American Art
Pay what you wish on Fridays from 6 - 9 p.m.
945 Madison Avenue at 75th Street
Phone: 212-570-3676



SATURDAY DEALS
Brooklyn Botanical Garden
Free admission from 10 a.m. - 12 p.m. on Saturdays
1000 Washington Avenue, Brooklyn, NY
Phone: 718-623-7200

First Saturdays at the
Brooklyn Museum of Art
Evening admission (5-11 p.m.) on the first Saturday of every month is free. Includes most exhibits, music and movie screenings.
200 Eastern Pkwy Brooklyn, NY 11238-6052
Phone: 718-638-5000

Guggenheim Museum
Pay what you wish on Saturdays from 5:15 - 7:45 p.m. (last ticket issued at 7:15)
1071 5th Avenue at 89th Street
Phone: 212-423-3500

The Jewish Museum
Free admission on Saturdays from 11 a.m. to 5:45.
1109 Fifth Avenue at 92nd Street (between Fifth and Madison)
Phone: 212-423-3200


New York Botanical Garden
Free admission to the grounds from 10 a.m. - 12 p.m. on Saturdays
Bronx River Parkway and Fordham Road, Bronx, NY
Phone: 718-817-8700
Sunday Museum Admission Discounts

The Frick Collection
On Sundays, pay what you wish from 11:00 a.m. to 1:00 p.m.
1 East 70th Street
Phone: 212-288-0700


Museum of the City of New York
Free admission on Sundays between 10 a.m. and 12 p.m.
1220 Fifth Avenue at 103rd St
Phone: 212-534-1672